"Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta”
Kahlil Gibran
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"Un museo da vedere e da suonare"
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![]() Il museo a 360° |
Qui sono esposti 278 “gioielli” provenienti da tutti e
cinque i continenti, in rappresentanza di ben 45 Stati. Gran
parte degli strumenti appartiene alla collezione di
Salvatore La Rosa, giovane e preparato maestro del Coro S.
Osvaldo, siciliano d’origine e approdato in Valsugana –
passando da Rovereto – grazie a una brillante intuizione di
Ivano Zottele, presidente di questo attivo sodalizio canoro.
“Da ogni concerto che tengo in giro per il mondo – ci spiega
il maestro La Rosa – voglio portarmi a casa un simbolo di
quella cultura. Ma in alcuni casi a farsi interpreti della
mia necessità di collezionare strumenti provenienti da ogni
angolo della terra sono i miei amici, che dai loro viaggi mi
portano sempre qualche pezzo unico”.
Nel museo, poi, sono ospitati anche reperti donati da
collezionisti valsuganotti. Si tratta di strumenti costruiti
da artigiani del luogo, tra cui un violino e due mandolini,
oppure strettamente legati al paese di Roncegno, come una
retta appartenuta a un musicista che qui in passato animava
le giornate di festa.
Incantevole appare ancora l’armonium costruito in Francia
nel 1850 circa, di proprietà della Parrocchia di S. Brigida,
cui appartiene anche una cospicua collezione libraria come
il Vesperale romanus datato 1854 e il Messale romanum del
1888.
La realizzazione di questo museo, che ha richiesto
oltre due anni di lavoro con la partecipazione di tutti i
coristi del S. Osvaldo, rientra in un progetto molto più
ampio denominato Accademia Casa della Musica, le cui
finalità ci vengono illustrate dallo stesso maestro. “La
Casa della Musica – afferma infatti La Rosa – sarà
un’accademia dove non si studierà in maniera convenzionale,
bensì un luogo dove fare musica in gruppo, proprio
utilizzando alcuni strumenti custoditi nel museo”.
Uno dei primi corsi riguarderà la fisarmonica (retta),
strumento originario dell’Austria molto amato e diffuso in
Trentino dove peraltro non vi sono strumenti autoctoni come
possono essere le ocarine per il centro-sud o le zampogne
nelle Marche.
“Il progetto – prosegue il presidente Zottele – è anche
strettamente legato al futuro del coro S. Osvaldo, perché
con l’Accademia confidiamo di creare un vivaio di giovani
dal quale attingere per il necessario ricambio
generazionale. E poi chissà – rivela ancora Zottele – che
con le nuove forze non si riesca anche a costituire un corpo
bandistico che qui a Roncegno manca dal lontano 1907”. Per
ora l’apertura del museo è limitata a sabato e domenica
dalle 14.00 alle 16.00, ma presto l’orario sarà modificato
ed esteso.
“Da parte del Comune – conclude infatti il presidente – c’è
grande interesse a far rientrare il nostro allestimento nel
percorso del museo diffuso, magari collegandolo con un
percorso ad hoc alla Casa degli Spaventapasseri di Marter,
un’ipotesi che in prospettiva ci fa davvero ben sperare per
il prossimo futuro”.
info:accademia@corosanosvaldo.com
Per contattare il presidente :
presidente@corosanosvaldo.com
Per contattare il segretario :
segretario@corosanosvaldo.com
Pubblicato un nuovo video nella pagina dedicata al Museo -
Casa della musica
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